Deviare da chi?

Sentiamo sempre più spesso parlare di giovani e devianza, di questo fenomeno in alto aumento, di questa crisi che c'è ma non riusciamo a focalizzarne davvero causa. forma e ragioni; vorrei fare un  passo indietro per capire non solo quali siano le forme della devianza, che esploreremo in altri post, ma le cause, cosa spinga a diventare devianti, quali possano essere le ragioni dell'incidenza del fenomeno.
Innanzitutto, per darsi delle risposte su cosa possa causare la devianza, penso che sia fondamentale cercare di avere un concetto chiaro ed univoco di devianza, di chi è e che cosa ci spinge a categorizzare una persona o un atteggiamento come deviante. Se vi riflettiamo, possiamo riconoscere tanti stili di vita o scelte che prima venivano, ingiustamente, categorizzati come devianti, mentre oggi ci appare chiaro che il termine giusto da scegliere non è deviante bensì "diverso", diverso da noi e dal nostro sistema di riferimenti culturali e di scelte, non per questo sbagliato e deviante. Trent'anni fa era considerato un comportamento deviante e patologico, tant'è che era inserito all'interno del DSM, amare o provare attrazione per una persona dello stesso sesso, oggi fortunatamente lo riteniamo una scelta personale che non ha nulla a che vedere con una forma di devianza. 
Deviante in questo ambito infatti non ha lo stesso significato che ha in senso letterale nella lingua italiana, non  il participio presente di "deviare", ha una connotazione nell'uso comune e in quello sociologico, connotazione di cui dobbiamo essere consapevoli per potere usare il termine con coerenza. Il Sabatini-Coletti riporta una definizione chiara e concisa di quello che è devianza, "comportamento proprio di chi rifiuta le norme e le consuetudini comunemente accettate", wikipedia ne riporta la versione dettagliata in ambito sociologico, "per devianza si intende comunemente ogni atto o comportamento (anche solo verbale) di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione, disapprovazione, condanna o discriminazione. Un atto viene definito deviante non per la natura stessa del comportamento, ma per la risposta che suscita nell'ambiente socioculturale in cui ha luogo"(https://it.wikipedia.org/wiki/Devianza_(sociologia)).
Quindi per prima cosa parlando di devianza dobbiamo ricordarci che è un concetto che dipende in grande parte dal contesto di cui stiamo parlando, quindi subisce l'effetto del relativismo culturale e di altre dinamiche funzionali intergruppi, come l'identità sociale, che ci portano automaticamente a preferire l'in group di appartenenza ed avere forti bias verso l'outgroup. Parlando di devianza, in una contemporaneità caratterizzata da multiculturalismo e multietnismo, dobbiamo essere attenti a riconoscere quello che lo è e quello che lo può sembrare, perchè diverso ed insolito per noi.
Una volta oltrepassato questo scoglio possiamo cercare di affrontare il prossimo: deviante si, ma perchè?

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